I Direttori degli Uffici Migrantes della Conferenza Episcopale Triveneto e il Vescovo Delegato Monsignor Adriano Tessarollo in una nota diffusa giovedì affermano che il rispetto della persona è “richiesto e dovuto a tutti: denigrare chi riveste un ruolo istituzionale, perché non è di proprio gradimento o perché non è sulla stessa linea politica o perché ha un altro colore della pelle, squalifica semplicemente l’autore delle battute.
Nell’esprimere “stupore” e “netto dissenso per il linguaggio usato in questi giorni da personaggi che rivestono un ruolo pubblico”, i direttori invitano “a ricordare l’appello di Papa Francesco al rispetto e alla responsabilità verso i migranti che, proprio nella stagione estiva, arriveranno ancora sulle coste italiane”.
Urgente per i Vescovi del Triveneto “valutare e formulare una legge che riconosca il dritto di cittadinanza a chi nasce nel nostro Paese, certamente prima dall’assurda attesa del raggiungimento del 18° anno di età. In un tempo in cui la crisi continua a colpire, è molto più ragionevole e utile usare linguaggi che favoriscano percorsi d’integrazione, mettendo insieme le forze migliori del nostro tessuto sociale”.
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