In riferimento al processo avviato riguardante don Gino Temporin, presbitero diocesano, accusato dai Magistrati di aver abusato di un ragazzino tredicenne nel 2004, la diocesi di Padova sottolinea che “fin dall’inizio delle indagini il Vescovo di Padova Antonio Mattiazzo – dichiaratamente sorpreso della natura delle accuse e confermando piena fiducia nella persona e nell’operato di don Temporin, di cui si conosce la solida integrità morale e spirituale – ha dato piena disponibilità agli inquirenti nella raccolta di informazioni per fugare qualsiasi dubbio potesse interessare la figura di don Temporin o dell’Istituzione Seminario”.
Contestualmente, “il Vescovo ha assunto le dovute informazioni e non ritrovando alcun sospetto di comportamento moralmente scorretto dell’allora Rettore del Seminario Minore lo aveva confermato nell’incarico fino al termine previsto del suo mandato – spiega la diocesi – nonostante la raccolta delle prove – tra cui numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni, perizia del computer, nonché 29 assunzioni di informazioni testimoniali – non abbia portato alcuna evidenza per il capo di accusa attribuito a don Gino Temporin, la vicenda processuale sta facendo il suo corso”.
Il Vescovo, “nella fatica di questa dolorosa situazione, ribadisce la fiducia nei confronti del presbitero e di quanti negli anni hanno operato nel Seminario Minore, Istituzione che non ha registrato segnalazioni di situazioni equivoche riguardanti il Rettore o i suoi collaboratori. E conferma il valore educativo di questa comunità”.
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