Preghiera, catechesi, carità eroica, spirito penitenziale, sono le caratteristiche peculiari della figura di Monsignor Antonio Franco, 1585-1626, Prelato Ordinario e Abate di Santa Lucia, che sarà beatificato oggi, lunedì 2 settembre, nella Cattedrale di Messina, dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in rappresentanza di Papa Francesco.
Nato a Napoli il 26 settembre del 1585 da Orlando Franco e Anna Francesca Pisana, genitori Cristiani che ne curarono la formazione spirituale e culturale, il giovane Antonio si laurea in Diritto Canonico e Civile e, dopo un breve soggiorno a Roma, si trasferisce a Madrid.
Ricevuta l’ordinazione sacerdotale, viene chiamato tra i Cappellani Reali, distinguendosi per virtù e pietà.
Nel 1616 è nominato da Re Filippo III Cappellano Maggiore del Regno di Sicilia e, come tale, Prelato Ordinario e Abate di Santa Lucia.
Paolo v, ratificata la nomina, gli conferisce il titolo di Referendario Pontificio.
Con tali incarichi giunge a Santa Lucia il 18 maggio 1617, come 36mo Prelato, e vi inizia il suo Ministero Pastorale e di Governo.
Muore stremato da digiuni, penitenze e malattie, all’età di quasi 41 anni, il 2 settembre 1626.
“Subito la fama di Santità, già creatasi in vita, si diffonde tra i fedeli. Il suo corpo incorrotto, custodito nella chiesa Concattedrale di Santa Lucia, resta tuttora meta di Pellegrinaggi. Numerose persone si affidano a lui per ottenere l’intercessione presso Dio e il suo nome Antonio, associato al cognome Franco, viene dato ancora oggi ai bimbi al fonte battesimale. Sebbene la sua figura e la sua opera siano legate soprattutto al territorio luciese, la sua fama si è diffusa nei secoli anche altrove”.
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