Sono bastati pochi minuti, e i dispositivi della sicurezza predisposti dalle autorità brasiliane sono saltati.
Infatti subito dopo essere arrivato a Rio de Janeiro, come abbiamo raccontato in presa diretta in un altro articolo, l’auto del Papa è rimasta bloccata, di fatto imbottigliato, nel traffico della città, mentre la vettura veniva assalita da pellegrini e passanti.
Quanto si è visto ieri pomeriggio a Rio de Janeiro, tarda serara in Italia, è un fatto che non ha precedenti, sia in Brasile come in altri Stati, non solo nelle visite papali, ma anche in quelle di un Capo di Stato di un altra Nazione.
Ha sorpreso persino il responsabile ai Trasporti di Rio, Carlos Osorio, che ha subito puntato il dito contro la polizia federale, responsabile della sicurezza durante le visite dei Capi di Stato.
Lo stesso hanno detto in queste ore anche altri esperti della città carioca, oltre a tanti brasiliani.
”Devo dire la verità, pure io sono rimasto sorpreso dal percorso”, ha detto Osorio alla stampa, precisando che l’auto con il Papa a bordo, e il suo corteo, avrebbero dovuto ”prendere la corsia centrale, non quella alla destra, piu’ piccola”.
Quanto è successo è quindi il risultato delle decisioni scellerate prese ”dalla polizia federale. Non sappiamo perche’ il corteo sia finito in quel tratto del percorso”.
Il riferimento di Osorio è al punto nel quale l’auto con il Papa è rimasta bloccata nella avenida Getulo Vargas – tra le principali arterie della citta’ – poco prima di arrivare alla Cattedrale.
Papa Francesco non ha mai perso la calma.
Anzi, ha salutato i pellegrini che si erano avvicinati.
Disperati erano invece gli uomini della sicurezza.
Il tema sarà oggi all’ordine del giorno delle autorità brasiliane, anche perchè la visita del Papa è appena iniziata e ci sono tappe particolarmente delicate.
Per esempio, Aparecida, vicino a San Paolo, dove il Pontefice si recherà domani, e dove ieri, in serata, è stato disinnescato un ordigno artigianale.
Franco Mariani
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